I gioielli sono sempre stati oggetti di immenso valore e, nel Medioevo, si credeva avessero anche proprietà magiche. Si pensava che raccogliessero un’energia speciale, capace di proteggere chi li indossava. Inoltre, spesso venivano ridotti in polvere e utilizzati come medicina – una pratica discutibile, ma chissà, magari funzionava davvero!
Riccardo III aveva una passione per i gioielli, una preferenza che gli valse persino la reputazione di dandy. Tuttavia, non era più appassionato di gioielli di quanto lo fossero gli altri nobili del suo tempo. Per la nobiltà, i gioielli rappresentavano un modo per ostentare il proprio status ed erano una dimostrazione tangibile di rispetto e potere sociale.
Quando Riccardo era ancora Duca di Gloucester, chiese a Sir John Pilkington di vendergli la sua preziosa smeraldo, ma Pilkington rifiutò. Tuttavia, alla sua morte nel 1479, Sir John decise di lasciare il gioiello a Riccardo come dono, menzionandolo esplicitamente nel suo testamento.

Secondo alcune teorie, il gioiello potrebbe essere passato in seguito nelle mani di Anna Bolena, donatole da Enrico VIII, anche se non esistono prove concrete a sostegno di questa ipotesi. Purtroppo, il gioiello non è mai stato raffigurato né accuratamente descritto. Non sappiamo se fosse una collana, un anello o un altro tipo di ornamento.
Il suo destino rimane un mistero: potrebbe essere andato perduto, distrutto o trasformato nel tempo, cambiando forma e scopo. Mi piace immaginarlo come un anello che Riccardo indossava in occasioni speciali, o forse come un ornamento che decorava un colletto regale. Lasciatemi sognare…
P.S. Sir John Pilkington era un fervente sostenitore della Rosa Bianca e rimase leale sia a Edoardo IV che a Riccardo fino alla fine. Purtroppo, non visse abbastanza a lungo da vedere Riccardo salire al trono. Mi chiedo se il suo supporto avrebbe potuto fare la differenza. Avrebbe potuto cambiare il corso degli eventi? Forse sì… forse no. Anche qui, lasciatemi sognare…
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